21 Mar A lezione di Social Media Marketing con gli studenti dell’I.I.S. 8 Marzo – K.Lorenz di Mirano
“Tornare in classe? Perchè no! Soprattutto se si tratta di parlare di social media marketing!”
È stato questo il primo pensiero quando la docente di informatica dell’istituto I.I.S. 8 Marzo-Lorenz mi ha contattata per tenere un seminario sui social network alle classi quinte.
Ma riavvolgiamo il nastro
Questo succedeva nel gennaio 2021, un bel po’ di mesi fa, quando la mia esperienza in agenzia di comunicazione era appena cominciata.
Perciò da un lato si poneva una prospettiva davvero esaltante, quella di insegnare, e dall’altro, come ogni prima esperienza importante, si palesava anche il timore di non esserne all’altezza. Ho deciso di ignorare la sana ansia che cresceva in me per la nuova avventura e di buttarmi a capofitto in questo nuovo progetto: le novità hanno sempre il magico potere di esaltarmi e trasmettermi entusiasmo ed adrenalina. Dopo un mese di lavoro sulla stesura del programma, che prevedeva quattro lezioni di due ore ciascuna in didattica a distanza, a marzo 2021 eravamo pronti al decollo e sabato 6 ho tenuto la mia primissima lezione con la scuola. Ricordo ancora la tensione, che si è allentata solamente dopo la prima decina di minuti, mentre una ventina di facce curiose celate da una mascherina ffp2 osservava la mia immagine proiettata su una lavagna interattiva multimediale.
Il risultato? Il seminario è stato davvero un successo: apprezzatissimo dai ragazzi, che si sono trovati a discutere con un’insegnante poco più adulta di loro su tematiche inusuali rispetto alle lezioni standard. Tra influencer, brand e storia dei social network ho condotto per mano dei neo diciottenni, portandoli a scoprire la quotidianità del social media manager.
La piacevole esperienza si è ripetuta. A fine anno, quando un mucchio di avvenimenti avevano cambiato la Greta di marzo 2021, la professoressa mi ha ricontattata, chiedendomi se ero disponibile a tenere nuovamente il seminario sul social media marketing… questa volta però a tre classi, inclusa una sezione del quarto anno! Ho avvertito nuovamente quella positiva scossa di ansia mista ad adrenalina e non ho perso tempo, confermando il mio impegno. Questa volta il seminario è cominciato prima e ad inizio febbraio eravamo già collegati su google meet per cominciare un nuovo viaggio nel mondo dei social media.
Temi del seminario
Di cosa ho parlato con i ragazzi? Ho tracciato una mappa di temi che potessero coinvolgerli e al contempo fungere da spunto per un prossimo percorso universitario. La prima lezione l’abbiamo trascorsa parlando dell’evoluzione dei social network, dal mitico MySpace dei primi anni duemila ai più recentissimi TikTok e Clubhouse. La seconda tappa riguardava il mondo di utenti, blogger, influencer ed aziende, portando i ragazzi a riflettere anche sul tema dell’etica nella comunicazione e di far loro comprendere il processo di monetizzazione. Nella terza invece abbiamo esplorato le competenze e le missioni quotidiane del social media manager, che si districa tra piani editoriali, aggiornamenti delle piattaforme e campagne di advertising, senza tralasciare le buone pratiche di community management. E dulcis in fundo, nell’ultima lezione ci siamo messi alla prova realizzando dei post sui canali della scuola.
La quarta lezione, oltretutto, si è tenuta in presenza per la 4A e la 5A, che hanno avuto modo di vivere dal vivo l’esperienza della mia docenza. Ho raggiunto la biblioteca dopo aver percorso un intrico di corridoi, avvolta dal vociare dei giovanissimi in pausa caffè: una piacevole sensazione di spensieratezza. Vedersi di persona ha reso tutto più reale ed emozionante, e mi ha confermato ancora una volta quanto sia variegato e delicato il ruolo dell’insegnante, che deve trasmettere concetti e nozioni senza influenzare i propri alunni. Ho concluso l’ultima lezione portando un topic del momento: il conflitto Russia – Ucraina. Oggetto di analisi? Il tam-tam comunicativo innescato sui social, con focus sull’approccio web di Meta e di Mosca al conflitto, provando a distinguere fake news, disinformazione e superficialità dal vortice informativo che si è generato.
Un arricchimento reciproco
Da questa esperienza mi porto a casa un bagaglio molto ricco: il confronto è servito ad entrambi. Io ho capito come i giovani interpretano queste piattaforme e quanto incidono sulla loro quotidianità, loro hanno compreso che con i social ci si diverte, sì, ma non sempre si scherza, c’è un codice etico da rispettare e con studio e determinazione si può fare del buon business. Più di qualcuno ha dimostrato interesse per il social media marketing e mi ha chiesto qualche suggerimento sui corsi di laurea dell’università. Le domande durante le ore di seminario sono state parecchie. Le ipotesi, le suggestioni, altrettante.
Non vedo già l’ora di ritornare in classe: sono sicura che anche nel 2023 tante facce curiose mi osserveranno, pronte ad aprire con me una porta ancora chiusa e farmi tornare a casa con nuove consapevolezze.
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